Ottenere l’hosting di un sito web in Cina può rivelarsi un vantaggio enorme per la tua azienda, favorendo la tua attività sotto diversi punti di vista. Per prima cosa un local web hosting in Cina ridurrà nettamente i tempi di caricamento del sito. Ciò migliorerà sia il ranking del tuo sito web sui motori di ricerca cinesi come Baidu sia la qualità dell’esperienza degli utenti. Ma non è semplicissimo: vediamo come procedere.
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Perché conviene avere un hosting in Cina
Purtroppo molti siti web con hosting all’estero hanno ancora un tempo di caricamento troppo lungo Oltre Muraglia. Molti addirittura praticamente non si aprono. Questo naturalmente costituisce già uno svantaggio in madrepatria. Lo diventa ancora di più in Paesi lontani come la Cina, dove il sito è l’unico vero “biglietto da visita” delle aziende, insieme ai canali social.
Inoltre si corre sempre il rischio di essere banditi e perdere tutto il traffico di provenienza cinese. Questo può per esempio accadere quando un sito web ha la sfortuna di condividere il proprio server con altri siti inseriti nella lista nera delle autorità cinesi. Ecco perché avere un hosting cinese per il proprio sito è la soluzione migliore.
Come ottenere un hosting in Cina
Per prima cosa, ogni sito web con host cinese deve ottenere una licenza ICP (Internet Content Provider) dal Ministero dell’Industria e delle Tecnologie Informatiche Cinese. Le licenze ICP vengono rilasciate a livello provinciale e, al momento, possono essere ottenute solo da aziende regolarmente registrate in Cina. A quanto pare è molto difficile che queste regole possano cambiare in un immediato futuro perché il governo cinese sembra essere intenzionato a intensificare il controllo su internet.
Tuttavia, registrare un’azienda appartenente alla categoria WOFE (Wholly Foreign Owned Enterprise, ovvero un’azienda con proprietario straniero) sta diventando sempre più facile e molto più economico rispetto al passato. Alcune giurisdizioni, ad esempio Shenzhen o Shanghai, hanno recentemente ottimizzato questo processo, semplificando la registrazione delle aziende in territorio cinese.
Tra le alternative al web hosting in Cina, c’è la valida opzione Hong Kong. Un’opzione più economica che migliora molto la velocità di caricamento anche se non potrà mai raggiungere i livelli di un sito con hosting in Cina.
Un’altra seria difficoltà è rappresentata dalle comunicazioni con la compagnia di hosting e il suo supporto tecnico. Sono ancora pochi i provider che offrono un pannello di controllo e un supporto in inglese, e quelli che lo fanno prevedono dei costi aggiuntivi piuttosto onerosi.
Quindi, scegliere un buon provider cinese non è semplice. Molte compagnie di web hosting in Cina non considerano molto vantaggiosa la vendita del servizio a singoli siti web, e preferiscono concentrarsi sulle grandi aziende. Di conseguenza, non ci sono molte possibilità di scelta, meglio dunque rivolgersi a un provider che offra supporto tecnico in altre lingue o un agenzia italiana che gestisca per voi questo aspetto (Scrivici se vuoi maggiori informazioni in merito: info@east-media.net)
I problemi del web cinese
Infine, potrebbero verificarsi altre difficoltà.
L’infrastruttura del web cinese è particolarmente problematica e crea spesso dei veri e propri ingorghi nel traffico internet. Cerchiamo di spiegarti meglio: l’accesso internet è controllato in gran parte dai due principali ISP in Cina, ovvero China Telecom e China Unicom, questo crea delle particolari condizioni di accesso ad internet.
Ecco una spiegazione tecnica dal blog di Cloudflare, uno dei più importanti provider CDN (content delivery network):
“…China Telecom opera su numerosi network distinti attraverso diverse province, molte delle quali operano in maniera indipendente l’una dall’altra. I punti di connessione tra questi network, e gli stessi ISP, sono destinati a essere congestionati, per via del grande traffico abbinato a una capacità troppo limitata. La connettività tra ISP differenti in province diverse può diventare così carica che a volte può risultare più efficace indirizzare il traffico al di fuori del paese, su un network gestito da terzi, per poi rientrare.”
Infatti, nello stesso articolo, Cloudflare ha annunciato la sua partnership con Baidu che gli permetterà di allestire 17 data center sul territorio cinese. Questa potrebbe rivelarsi un’ottima alternativa al web hosting fisico in Cina.
Cloudflare ha anche dichiarato di essere in grado di processare automaticamente le domande per le licenze ICP per conto dei propri clienti.
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