Google sarebbe pronto a tornare in Cina. Oppresso dalle limitazioni della censura cinese, nel 2010 Big G decise di abbandonare il Paese. Oggi, però, il mercato cinese si presenta particolarmente attraente sotto diversi punti di vista e ciò ha portato il colosso di Mountain View a considerare un potenziale ritorno nella Terra di Mezzo. Per farlo starebbe sviluppando un’App che rispetti i vincoli imposti dal governo cinese. Ma sarà ancora il benvenuto?
Stando alle indiscrezioni riportate dal giornale economico-finanziario Financial Times, il progetto avrebbe già anche un nome: Dragonfly Project. Si tratterebbe di un’App per le ricerche online, conforme alle restrizione di contenuto imposte da Pechino. L’idea pare abbia iniziato a prendere forma alla fine dello scorso anno e, nonostante la notizia sia stata smentita dai media locali, Google avrebbe già presentato e discusso il proprio progetto con il Governo cinese. Tanto che il lancio dell’App dovrebbe avvenire nel giro dei prossimi 8 mesi. Per quanto le notizie siano ancora sommarie, l’App avrebbe accesso limitato ai siti controllati e approvati dal governo, rispettando così una serie di limiti imposti dal Great Firewall cinese.
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Google vs Baidu
L’idea alla base del progetto è quella di un riavvicinamento del colosso americano al mercato cinese, diventato negli anni la seconda potenza mondiale, con un bacino di 800 milioni di utenti attivi quotidianamente su internet e un potenziale di crescita incalzante. Inoltre, il presidente Xi Jinping ha dichiarato di voler investire in una politica economica che punti molto sull’alta tecnologia e sull’AI. Da qui l’idea di rientrare nel mondo digitale cinese, cercando di trarre i grandi vantaggi che può offrire questo mercato. Ciò che ci rimane da chiederci è se i milioni di utenti cinesi saranno pronti ad abbandonare Baidu, il più usato motore di ricerca cinese, per il fascino occidentale di Google.
Baidu detiene il 75% delle query in Cina e offre ai suoi utenti svariati servizi e piattaforme collegate che lo rendono molto più di un semplice motore di ricerca. Tra queste un’enciclopedia digitale simile al nostro Wikipedia, un servizio di mappe integrate che copre l’intero territorio cinese, un sistema di Cloud, una piattaforma di Social Networking, una di musica in streaming, giochi e un servizio di traduzione. Una piattaforma digitale molto ricca e ben strutturata, pensata ad hoc per gli utenti cinesi e le loro esigenze.
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Cambiare abitudini digitali, la sfida più grande
Tutte caratteristiche che hanno reso Baidu il motore di ricerca preferito dagli utenti cinesi. Ciò che sarà decisivo nel rilancio di Google è la capacità di progettare un’App conforme alle esigenze cinesi, che permetterà a questi di poter usufruire di una navigazione estesa a livello globale, offrendo tutta una serie di servizi aggiuntivi. Solo in queste circostanze gli utenti cinesi si potrebbero affidare alla nuova piattaforma per il web searching, a discapito dell’affermato Baidu.
Intanto Robin Li, CEO del gigante cinese, ha affermato che se Google deciderà di tornare in Cina, “Baidu vincerà di nuovo”. Ha aggiunto anche che le aziende cinesi hanno grandi capacità e sono sicure dei propri mezzi. I quali le rendono in grado di competere con le rivali occidentali non solo in Cina, ma anche su scala globale.
La migrazione degli utenti da una piattaforma all’altra non è mai scontata. Lo stesso Google nel campo dei social network non ha avuto successo con Google+. L’obiettivo di Mountain View era quello di fare concorrenza a Facebook. Il risultato lo conosciamo tutti: pur puntando su funzionalità differenti, come la creazione di cerchie e gruppi, gli utenti non hanno abbandonato Facebook al quale erano abituati.
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Scarica la guida al digital marketing in Cina
Lontana geograficamente e culturalmente, in Cina ci sono abitudini differenti e piattaforme digitali diverse. Come detto Google lascia il posto a Baidu e Facebook è praticamente sconosciuto: i principali social network sono WeChat e Weibo. Tutti aspetti che vanno considerati attentamente se si vuole pianificare una presenza realmente efficace in questo mercato. Di questo e molto altro parliamo nella guida al digital marketing, tratta dal Rapporto Annuale della Fondazione Italia Cina: “La Cina nel 2019, Scenari e Prospettive per le Imprese”.
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