Il mercato cinese rappresenta una grande opportunità per le aziende italiane. I cinesi sono sempre più interessati a prodotti caratterizzati da tradizione, innovazione, artigianalità, ricerca e cura del dettaglio. Tutti tratti da sempre riconosciuti al Made in Italy. Ad oggi una delle modalità più dirette ed efficaci per inserirsi sul mercato cinese è quella di partecipare a fiere settoriali o commerciali. In queste occasioni, infatti, è più semplice trovare partner locali o farsi notare dai consumatori finali. Ma presenziare nelle fiere non è affatto semplice. Esistono, infatti, una serie di considerazioni utili da tenere ben presente prima di partecipare ad una Expo.
Per aiutarvi in questo, vi proponiamo una check-list di regole d’oro (per il marketing e la comunicazione) essenziali per una presenza realmente efficace in fiera.
1. CATALOGHI CARTACEI E NON…RIGOROSAMENTE IN LINGUA CINESE
Nelle fiere i cataloghi e le brochure cartacee hanno ancora un valore inestimabile. Realizzarli è sicuramente impegnativo, ma altrettanto fondamentale. A fianco del catalogo fisico, però, è bene non dimenticarsi una copia digitale che può essere condivisa in maniera semplice e veloce. Il tutto deve essere creato rigorosamente in lingua locale. I cinesi hanno ancora poca dimestichezza con l’inglese: la maggior parte di essi non la conosce affatto, mentre la restante parte preferisce comunque fruire contenuti in lingua madre. Per questo motivo, adattare la comunicazione alla lingua del posto è il primo passo per una presenza in fiera di successo.
Brochure realizzata da East Media per l’ente turistico Visit Bergamo
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2. GLI INVITI ALLE FIERE
Come per ogni evento, è d’obbligo pianificare il rilascio degli inviti. Ottimale sarebbe inviarne almeno tre prima dell’evento, così da mantenere acceso l’interesse del destinatario fino alla data d’inizio della fiera stessa. Ricevere un invito in lingua locale farà sicuramente piacere al proprio cliente/partner. Un piccolo gesto che riduce le distanze culturali e linguistiche, e crea un rapporto più solido e diretto. Per poter raggiungere il maggior numero di visitatori è consigliabile, poi, pubblicare la locandina anche su tutti i canali social. Infine, se si vuole privilegiare dei clienti/partner è possibile prevedere l’invio di inviti personalizzati cartacei.
3. COMUNICAZIONE ALLA PARI: STAFF MADRELINGUA CINESE
Un’azienda che decide di partecipare ad una fiera di settore in Cina deve avere un rappresentante in loco che parla cinese. Una figura madrelingua o con un’ottima conoscenza della lingua locale vi consentirà di apparire come professionali e accorcerà senza dubbio la distanza con il pubblico, spesso diffidente. Ricordate che, con molta probabilità, chi vi incontra ad una fiera in Cina non avrà mai sentito parlare di voi prima ed essere preparati sul fronte linguistico vi farà fare un’ottima figura.
Inoltre, lo staff deve essere formato sulla storia dell’azienda, i valori del brand, i prodotti e le loro qualità. I cinesi sono dei consumatori piuttosto scettici e prima di acquistare o di stringere partnership con aziende straniere sono soliti raccogliere una serie di informazioni su tutti gli aspetti cardine dell’azienda. Lo stesso succederà in fiera. Siate pronti.
4. PROMUOVERSI SUI GIUSTI CANALI DIGITALI E CON LA GIUSTA FREQUENZA
La Cina, con 800 milioni di utenti attivi giornalmente, è la patria del digital per eccellenza. Ma attenzione: gli utenti cinesi navigano su piattaforme differenti da quelli Occidentali. Facebook, Instagram e LinkedIn non solo non vengono utilizzati, ma sono addirittura inaccessibili. Le persone invece utilizzano canali come WeChat e Weibo, i principali social network locali, seguiti da decine e decine di App minoritarie. Anche i motori di ricerca utilizzati sono diversi: Google è bloccato e al suo posto vi è Baidu, che detiene il 60% delle query di ricerca. Attenzione, quindi, in questo caso alla strategia SEM, che andrà progettata diversamente.Una riflessione deve essere fatta anche a proposito del sito web. In Cina i siti web occidentali si aprono a fatica e, in alcune zone, non caricano affatto. Prima di presentarsi in fiera è, quindi, importante predisporre una versione del sito ottimizzata per il web cinese, con hosting locale (preferibilmente in Cina continentale o Hong Kong) e in lingua cinese. Anche le landing page localizzate sono un’ottima alternativa.
COME?
Una volta scoperte le piattaforme da utilizzare non rimane che usarle. Prima di tutto è essenziale aprire l’account ufficiale del brand (tenete presente che i tempi burocratici di apertura variano da social a social, e possono dilungarsi anche per svariati mesi…) Poi, una volta completate le procedure, è bene iniziare a comunicare con l’audience online per farsi conoscere localmente. Ciò che è assolutamente fondamentale, poi, è pianificare un piano di comunicazione volto a tenere l’utente coinvolto e a coltivare il suo interesse prima, durante e dopo la fiera.
QUANDO?
Come per le comunicazioni cartacee e per il personale, utilizzare la lingua locale è fondamentale. Altrettanto importante è anche la frequenza di pubblicazione, che deve essere molto alta in queste tre fasi. L’ideale sarebbe fare almeno 1-2 pubblicazioni al giorno durante il periodo della fiera, evidentemente per ogni canale attivato.
Un ultimo nice-have? L’hashtag ufficiale dell’evento e della propria azienda. Questo andrà inserito in tutte le comunicazioni aziendali e costituirà un elemento di riconoscibilità del brand stesso.
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5. MANTENERE I CONTATTI DOPO LA FIERA
Quando si partecipa alle fiere è fondamentale avere con sé i biglietti da visita aziendali per potersi scambiare il contatto e riuscire a coltivare rapporti di business. In Cina, però, le business card non rispecchiano i canoni parametri occidentali. Ogni biglietto da visita ha stampato sopra un QR code, che rimanda a WeChat. Questo potrebbe essere collegato un profilo aziendale o un account personale, a seconda dei casi. I QR code, nella Terra del Dragone, sono uno strumento entrato a pieno titolo nella quotidianità delle persone, permettendo loro di ottimizzare i tempi di ricerca.
Presentarsi in fiera con un biglietto da visita arricchito dal vostro QR code vi farà apparire professionali e più vicini alla cultura locale. Ricordatevi, però, che è opportuno mostrarlo con entrambe le mani, tenendolo per i due angoli e riceverlo sempre nello stesso modo. Questo rituale, per i cinesi, rappresenta un modo per mostrare interesse nel contenuto del biglietto stesso.
È DAVVERO TUTTO?
Attuare questi consigli è il punto di partenza per una presenza di successo nelle fiere in Cina. Ma tutto ciò potrebbe rivelarsi inutile di fronte ad una scarsa valutazione di un altro aspetto di primaria importanza: il naming dell’azienda. Prima di partire assicuratevi che il vostro brand in Cina sia facilmente pronunciabile, memorizzabile e, soprattutto, che non richiami immagini negative. I cinesi sono un popolo fortemente superstizioso: avere un naming “sbagliato” potrebbe vanificare tutti gli sforzi fatti.
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