Poco più che ventenni, non erano soddisfatti dei rispettivi lavori ed hanno iniziato a guardare alla Cina come alla frontiera del futuro. Uno specializzandosi nel business digitale, l’altro trasferendosi in un angolo remoto in cui nessuno parlava nemmeno inglese, per una full immersioni che doveva durare sei mesi e invece ha superato i sei anni.
Poco più che ventenni, non erano soddisfatti dei rispettivi lavori ed hanno iniziato a guardare alla Cina come alla frontiera del futuro. Uno specializzandosi nel business digitale, l’altro trasferendosi in un angolo remoto in cui nessuno parlava nemmeno inglese, per una full immersioni che doveva durare sei mesi e invece ha superato i sei anni.
E’ così che si sono incrociati i destini di Mauro Comendulli ed Emanuele Vitali, fondatori di East Media, promettente startup milanese dedicata a promuovere il Digital Marketing per aziende italiane in social media e motori di ricerca cinesi ma anche russi. La maggior parte degli utenti di quei mercati non utilizza infatti né Google né YouTube, spiegano Mauro ed Emanuele nella videointervista, girata al Talent Garden di Milano dove la startup ha sede. Questo può rappresentare un enorme vantaggio competitivo per aziende d’avanguardia, che comunicando attraverso i canali giusti possono riuscire a imporsi su concorrenti molto più titolati ma meno accorti. Ma per affrontare quel mondo, non basta usare i mezzi più appropriati. Per questo East Media si ripropone di fornire alle aziende che mirano Est anche una preziosa opera di mediazione culturale, per capire un po’ del modo di pensare dei cinesi ed evitare passi falsi che possono rivelarsi disastrosi per gli affari.
L’incontro con East Media segna un’importate svolta per Italiani di Frontiera, che inizierà ora a guardare anche verso quell’orizzonte, l’Estremo Oriente, con storie e casi aziendali raccontati con la collaborazione di Sharazad, preziosi partner per la comunicazione e la strategia, avvalendosi in particolare delle competenze di Linda Gragnato, specialista del mercato cinese, laurea in Lingue Orientali all’Università Ca’ Foscari, che anch’io ho frequentato e che in ottobre mi ha assegnato il titolo di Alumnus dell’Anno. In una cerimonia svolta al Teatro Malibran, che sorge dove si trovava la casa di Marco Polo, cui è dedicato uno dei club degli Alumni veneziani di cui faccio parte. Beh in Cina ancora non sono mai stato ma qualche titolo e molti amici giusti per guardare anche a Oriente non mancano…
Articolo estrapolato da: Italiani di Frontiera