Indicizzare un sito in Cina – Ecco la checklist definitiva
Vuoi indicizzare un sito in Cina? Sappi che il web cinese è molto diverso dal nostro. Ti spiegheremo cosa fare in questa guida.
Se stai pensando a come indicizzare un sito in Cina per promuovere la tua azienda devi considerare alcuni aspetti molto importanti. Prima di cominciare a lavorare sulla tua presenza sul web cinese devi comprendere quali sono i criteri grazie ai quali riuscirai ad avere un buon livello di indicizzazione sui principali motori di ricerca cinesi. Ignorando questi aspetti il tuo sito potrebbe essere irrimediabilmente penalizzato da motori locali come Baidu.
Noi di East Media abbiamo deciso di fornirti un’utilissima checklist da seguire per indicizzare un sito in Cina. Seguila attentamente e contattaci pure per qualsiasi informazione sul tuo marketing in Cina. I nostri esperti sapranno consigliarti al meglio per far sì che i tuoi prodotti o servizi raggiungano i consumatori cinesi.
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I 10 passi fondamentali per indicizzare un sito in Cina:
#1: Sottodomini o domini multipli
Baidu non ama i sottodomini, che vengono invece utilizzati molto spesso per i siti multilingua. È per questo che dovresti evitare di impostare un dominio en.mysite.com per la lingua inglese e uno zh. mysite.com per la lingua cinese. Baidu preferisce avere un dominio separato per ogni lingua. Ad esempio, se il tuo sito principale è www.mysite.com, dovresti creare il dominio www.mysite.cn per la lingua cinese. Certo, un sito a parte è più difficile da gestire, tuttavia è una condizione necessaria per una buona indicizzazione su Baidu.
#2: Utilizzo di file robot.txt
Un’altra caratteristica di Baidu è che il principale motore di ricerca cinese non ama i file robot.txt – che rappresentano lo standard con il quale Google comunica con i crawler. Vengono utilizzati per comunicare al motore di ricerca quali pagine non devono essere analizzate dai crawler. Per migliorare la tua presenza sul web cinese, devi fare in modo che queste istruzioni specifiche siano comunicate da file .htaccess o tramite le impostazioni del server. Un altro ottimo motivo per avere un dominio separato per il tuo sito cinese.
#3: Nome dominio
Baidu indicizza meglio i domini .CN rispetto ai domini .COM e .NET. Dal momento che la registrazione per l’utilizzo dei domini .CN è stata aperta anche alle aziende straniere, oggi è più semplice ottenere un dominio cinese. E c’è il rischio, una volta affermata la presenza di un’azienda in Cina, che il dominio possa essere acquistato da altri, con l’intenzione di rivenderlo a un prezzo maggiorato. È opportuno registrare il proprio dominio il prima possibile.
#4: Ottimizzazione del caricamento del sito
Un tempo di caricamento troppo lungo non solo penalizzerà la user experience del visitatore cinese, ma anche l’indicizzazione del sito su Baidu. La soluzione migliore è trovare un host cinese, tuttavia è necessario ottenere una licenza ICP da parte del Ministero dell’Industria e delle Tecnologie Informatiche che viene rilasciata solo ad aziende registrate in Cina. Un host di Hong Kong potrebbe migliorare la velocità di caricamento ma non avrà mai le prestazioni di un host cinese.
>> Leggi per approfondire: Hosting in Cina, ecco a cosa serve e come ottenerlo
#5: Link a siti bloccati
I link a social media bloccati come Facebook, Twitter o YouTube appariranno come non funzionanti, e questo allungherà anche i tempi di caricamento. Inoltre, servizi quali i font di Google non verranno caricati e i tuoi font non appariranno come previsto. Anche Google Maps e i video che hai caricato da YouTube non funzioneranno. L’unica soluzione è l’utilizzo di servizi locali equivalenti ai prodotti bloccati come Weibo, YouKu e WeChat.
#6: Keyword proibite
Se il tuo sito utilizza una keyword proibita, non verrà indicizzato da Baidu ed è molto probabile che venga totalmente bloccato. Su Wikipedia puoi trovare una lista delle keyword proibite piuttosto aggiornata, sono soprattutto relative alla politica ma devi tener presente che questa lista può cambiare in occasione di particolari eventi. In ogni caso, evitare di trattare l’argomento politica in Cina è sempre una buona idea.
#7: Ricerca delle keyword
Altrettanto importante è condurre delle ricerche appropriate per le keyword da utilizzare con i tool messi a disposizione da Baidu piuttosto che da Google. Inoltre, le keyword non devono essere mai delle traduzioni letterali dall’inglese – Google translate o tool simili non sono affatto adatti a questo scopo. Ecco perché è importante rivolgersi a un traduttore professionista o, almeno, a un madrelingua cinese.
#8: Utilizzare iFrames, JavaScript e Flash
Proprio come Google, Baidu non analizza con i suoi crawler i contenuti iFrames e Flash. Mentre ci sono dei miglioramente nell’analisi di JavaScript da parte di Google, Baidu continua a non tenerlo in considerazione. Ciò significa che qualsiasi tuo contenuto SEO non dovrebbe essere in JavaScript, compreso il menù drop down di navigazione. Ecco perché è sempre bene avere un secondo menù che non sia basato su JavaScript.
#9: Link building
Al momento, Baidu continua a preferire la quantità di link alla qualità, ciò significa che le tecniche e i trucchi che funzionavano con Google 3 o 4 anni fa sono ancora validi per indicizzare un sito in Cina. È molto probabile però, che Baidu seguirà l’approccio di Google concentrandosi sulla qualità dei link. Per il momento, un buon numero di back link è ancora una valida risorsa dal punto di vista SEO.
>> Leggi anche la nostra Fare SEO su Baidu
#10: Registrazione del sito su Baidu
Baidu non è veloce nell’individuare i siti, è molto meglio registrare manualmente il proprio dominio. Poiché Baidu non offre un tool equivalente a Google webmaster tools, il sito deve essere ri-registrato ogni volta che si implementano modifiche sostanziali. Ecco il link per la registrazione con il Baidu submission tool.
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